UNA VISIONE CONSAPEVOLE DELLA CALLIGRAFIA: LO SCRITTORE “RICICLATO” DI MONTEGRAPPA

I più famosi produttori di penne di lusso in Italia reinventano, con materiali riciclati, uno dei loro strumenti da scrittura più rappresentativi. Montegrappa lancia Elmo Ambiente: un modello progettato negli anni ’20 del 1900 e ripensato per gli anni ’20 del 2000.

Dalla sua sala riunioni affacciata sul fiume Brenta, Giuseppe Aquila osserva il territorio che da oltre un secolo fa da casa alla società della sua famiglia e mai come oggi ne apprezza la posizione riparata. Situata nel cuore del Veneto, l’azienda è stata tra le prime in Europa a doversi confrontare con la tragica esplosione della pandemia di Covid-19. Il progressivo dilagare del virus all’interno della regione ha prodotto un rinnovato senso civico nella popolazione e ha creato nel contempo un terreno ancora più fertile per nuovi e innovativi progetti.

«Abbiamo sostenuto sempre con determinazione la natura artigianale della nostra produzione.» Per Giuseppe Aquila, amministratore delegato e direttore creativo di Montegrappa, questa affermazione è più di una filosofia, rappresenta la volontà precipua di preservare un’antica tradizione: «La produzione artigianale, fatta di mestieri che si sono perfezionati nel corso dei secoli, è una delle caratteristiche del successo del modello veneto nel mondo».

Montegrappa non ha mai realizzato una penna usa e getta, al contrario, i suoi prodotti sono fatti per durare per generazioni. Questa sua ultima collezione tuttavia si propone

un obiettivo più ambizioso, andando oltre il concetto di prodotto fine a se stesso considera e valuta in maniera sostenibile l’intero ciclo di vita delle materie prime impiegate. Elmo Ambiente è una penna tornita da resina riciclata e rappresenta la prima incursione dell’azienda bassanese nel settore delle plastiche artigianali. La produzione di questo nuovo modello viene completato al rientro in azienda dopo il lockdown, quando tutto il personale cerca di lasciarsi alle spalle l’angoscia dei mesi passati.

Per creare Elmo Ambiente, Montegrappa ha collaborato con Smile Plastics, uno studio specializzato in superfici architettoniche innovative, la cui lista di clienti include molti dei nomi più importanti del design e della moda, aziende da sempre impegnate in uno sviluppo ecosostenibile dei loro prodotti. Utilizzando una resina ottenuta da imballaggi riciclati, Montegrappa ha dato vita a due varianti di colore: Ocean che celebra la bellezza dei mari e Charcoal che si pone come un’alternativa all’anonimia degli strumenti da scrittura di colore nero. Ciascun modello è caratterizzato da una gradevole trasparenza che permette di osservare la costruzione interna della penna e stimola al contempo a riflettere sulle origini di questo strumento.

«Fin da subito siamo rimasti affascinati dall’intraprendenza di Smile e dalla loro capacità di imprimere un aspetto sinceramente naturale ai propri prodotti» spiega Aquila. L’azienda gallese, fondata da artigiani, rappresenta appieno il profilo che Montegrappa cerca in tutta la filiera dei propri fornitori. La maggior parte delle sue collaborazioni infatti comprendono aziende che lavorano in diversi settori dalla gioielleria all’intarsio, dalla gastronomia all’arte dislocate nel territorio veneto. Per la penna Elmo Ambiente, Montegrappa ha collaborato con Arbos, laboratorio artigianale di articoli di cartoleria, situato a soli otto chilometri da Bassano, che ha realizzato una serie di accessori in pelle, tessuti e carta ricostituiti, elementi che hanno contribuito ad allargare i confini di Montegrappa verso sistemi di produzione più ecosostenibili. «I concetti di bellezza e artigianato vengono costantemente rivalutati nel tempo. Il nostro compito è quello di fondere continuamente i valori del presente con quelli del passato», spiega Aquila. Per molti le penne stilografiche sono poco più che reliquie di un’era pre-digitale, ma Aquila vede la crescente popolarità delle sue penne come parte di un movimento sempre più grande: «Stiamo notando un risveglio dell’intimità e la necessità di riscoprire il valore del tempo e delle cose che ci circondano».